venerdì 11 febbraio 2011

Non facciamoci del male

Spinto dall'insistenza di Programma Alatri che, come si può leggere sul loro sito (www.programma-alatri.it), ha anche organizzato una raccolta pubblica di firme a sostegno delle primarie, il PD nostrano è finalmente uscito allo scoperto, ufficializzando la scelta di Fabio Di Fabio come candidato a sindaco nelle prossime amministrative.
Se si va sulla pagina web del PD di Alatri (www.pdalatri.it) si può infatti leggere l'articolo, a firma del Segretario, Francesca Gatta, nel quale si asserisce che, in una riunione in cui "erano presenti tutti i dirigenti, rappresentativi dell'intero territorio comunale", "la Direzione del Partito Democratico di Alatri ha indicato all'unanimità quale candidato sindaco per le prossime elezioni il capogruppo consiliare Fabio Di Fabio", dichiarando inoltre che il partito "si impegnerà a costruire la più larga posizione possibile, cercando la condivisione delle proprie proposte", ecc. ecc.
Condivisa o meno, che piaccia o no, la decisione sembrerebbe presa e ci si aspetterebbe che, da ora in poi, tutto il PD si mettesse a lavorare in armonia per trarre il massimo risultato possibile da questa candidatura.
E invece, no.
Con una mossa inaspettata, il PD di Alatri smentisce se stesso e fa uscire sulla stampa un comunicato nel quale un gruppo di militanti/dirigenti del partito, riconducibili territorialmente all'area di Tecchiena, affermano di non aver mai preso la decisione di candidare Di Fabio alle prossime elezioni, ma, casomai, di avergli affidato un mandato esplorativo per sondare le posizioni delle varie componenti del centrosinistra.
Siamo alle solite!
Proprio nel momento in cui bisognerebbe mostrare il massimo della compattezza, dell'unitarietà e della coesione, il nostro centrosinistra, di cui il PD dovrebbe essere il partito di riferimento, appare incerto e confuso, disgregato com'è da personalismi e localismi autodistruttivi che nulla hanno a che fare con la salvezza della nostra città. Senza una coalizione forte, capace di coinvolgere e di entusiasmare senza riserve tutte le forze del centrosinistra, non solo sarà assai difficile vincere le elezioni, ma anche amministrare proficuamente e in armonia per un intero quinquennio.
Se non si cambia rotta rapidamente, Iannarilli e Magliocca vinceranno a mani basse fin dal primo turno (già immagino come se la staranno ridendo): non vorrei che avessero ragione certi amici di Programma Alatri che pensano che, piuttosto che con un centrosinistra che non riesce a fare squadra, forse è meglio perdere da soli!
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puntaccapo





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