sabato 21 maggio 2011

Siamo in vicolo cieco. Se ne esce solo a retromarcia.

La domanda del giorno é: che facciamo al ballottaggio?
Votiamo per Morini o per Magliocca, votiamo scheda bianca o non andiamo affatto a votare?
Partiamo da una semplice considerazione numerica.
Magliocca è in vantaggio di oltre 10 punti rispetto a Morini, per cui gli basta mantenere l'attuale situazione di preminenza per tornare a fare il sindaco di Alatri: in pratica,  per i sostenitori di Patrizio Cittadini, votare scheda bianca o non andare a votare equivale a regalare voti a Magliocca.
E' chiaro che Morini - nonostante quello che pare abbia detto in pubblico - ha disperato bisogno dei voti di Cittadini per avere una chance di successo: da solo non può farcela, il distacco da Magliocca è notevole. E allora mi chiedo: ma, Morini, vuole davvero tornare a fare il sindaco di Alatri e - come lui stesso afferma - portare a compimento il lavoro che non è riuscito a concludere cinque anni fa quando fu sfiduciato dal consiglio comunale (compresi due rappresentanti della sua coalizione), oppure è sceso in campo solo per un desiderio di rivalsa nei confronti di Patrizio Cittadini e si accontenta di averlo superato nelle preferenze del primo turno?
Delle due l'una: se vuole vincere deve tendere la mano all'altro gruppo di centrosinistra, lottare per conquistarselo, essere capace di superare i rancori personali e, abbandonando l'improduttiva sicumera mostrata dopo i risultati del primo turno, puntare a costruire una casa comune che abbia come unico obiettivo quello di sconfiggere Magliocca ed il suo pernicioso immobilismo. Se invece ha già raggiunto il suo obiettivo e si accontenta della comoda poltrona di consigliere di minoranza non deve far altro - come di fatto sta già facendo - che chiudere tutte le porte di una possibile alleanza con le liste che hanno sostenuto Cittadini ed utilizzare il facile scudo della dignità personale per coprire la sua rinuncia. In parte posso anche capirlo: prendere in mano la situazione di un Comune disastrato come quello di Alatri non sarà cosa facile, occorrerà molto tempo, fatica, abnegazione ed una buona dose di rinunce sia sul piano personale che su quello professionale.
Chi capisco ancora meno sono i dirigenti del "nostro" centrosinistra, i vari Gatta, Di Fabio, Buschini, Migliorelli, Scalia, Schietroma, De Angelis: possibile che non siano in grado di mettersi intorno ad un tavolo insieme a Morini, Cittadini ed ai rappresentanti delle liste che li hanno sostenuti, per trovare una soluzione politica al problema e riportare Alatri nelle mani di una coalizione di centrosinistra? Ritengo che l'apparentamento ufficiale tra Morini e Cittadini sia oggi l'unica strada possibile da percorrere per tornare alla vittoria e sono certo che la coalizione di Cittadini accetterebbe questa soluzione anche senza ottenere niente in cambio.
Ma forse la verità è un'altra: il PD di Alatri, andando a scegliere un candidato sindaco che non appartiene al proprio partito, non ha alcun potere di governo su di lui, né ha la forza di indirizzarlo verso scelte politiche di livello superiore, ma anzi, obtorto collo, è costretto a subirne le scelte anche se perdenti.
Se questa situazione, come credo, non cambierà è molto probabile che Magliocca ritorni in Comune da sindaco, in tal caso mi aspetto che questo gruppo dirigente si metta in discussione, faccia autocritica e rassegni in blocco le dimissioni.
Ma questa è un'altra storia, o meglio, un sogno ad occhi aperti.
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puntaccapo

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