Da qualche giorno Arcibaldo Miller è nell'occhio del ciclone per i suoi rapporti con i personaggi chiave di quella organizzazione "segreta" che tutti chiamano la P3 (Carboni, Martino & Co. - tutti arrestati).
Ma, dietro a questo simpatico nome da eroe dei fumetti chi c'è, chi è questo Miller e perché è così importante?
Arcibaldo Miller - lontane origini scozzesi - è il capo degli ispettori del Ministero della Giustizia: nominato dall'ex Ministro leghista Roberto Castelli, poi confermato da Mastella e da Alfano, ha il compito di indagare sul comportamento professionale degli altri magistrati, ma, come ci racconta il Venerdì di Repubblica del 20 agosto, è stato "pescato" in una cena a Palazzo Pecci Blunt dove, insieme a Flavio Carboni, Dell'Utri ed altri (la P3, appunto), pare si discutesse di "come condizionare i membri della Corte Costituzionale che dovevano pronunciarsi sul Lodo Alfano"; Miller è stato tirato in ballo anche nella storia delle presunte pressioni sui giudici milanesi per riammettere alle elezioni regionali la lista di Roberto Formigoni.
In attesa che la magistratura chiarisca queste vicende, cos'altro ha visto come protagonista questo - così lo si definisce nella sua pagina su facebook - "galantuomo d'altri tempi"?
Coinvolto in una storia di camorra finita con l'archiviazione e, come presunto frequentatore, nella vicenda di una casa di appuntamenti di Napoli, nel passato recente Miller, promosso ispettore capo, aveva fatto le pulci all'azione del magistrato Clementina Forleo che si stava occupando dell'inchiesta sui "furbetti del quartierino", sempre lui aveva guidato l'ispezione nei confronti dell'ex pm Luigi De Magistris (che a seguito di ciò avrebbe lasciato la magistratura) e ancora lui si era occupato dell'operato dei magistrati milanesi Ilda Bocassini e Gherardo Colombo che, secondo quanto riportato nel rapporto ufficiale, con il loro agire avrebbero leso l'onore della magistratura.
Da che pulpito viene la predica!
Ecco, questo è il mondo che ci circonda, il lato oscuro della politica, nel quale si muovono, più o meno nell'ombra, personaggi minori, nelle cui mani, però, si concentra un grande potere, assegnatogli da quei potenti - non tutti, per fortuna - che noi abbiamo avuto la sventura di scegliere come nostri rappresentanti e che utilizzano il loro mandato non per risolvere i nostri problemi, ma per perpetuare ed accrescere il proprio potere e trasformare se stessi in casta di intoccabili.
Liberiamocene!
Il guaio è, purtroppo, che di queste cose la televisione - la principale fonte di informazione e di orientamento del voto della maggior parte degli italiani - ne parla poco o per niente.
Usiamo la rete, diamo voce a queste a queste vicende: è l'unica arma che ci è rimasta per migliorare il mondo!
puntaccapo
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